Approccio Sistemico Relazionale
Cos’è l’Approccio Sistemico Relazionale?
L’approccio Sistemico – Relazionale considera la realtà complessa delle relazioni umane e ne studia l’influenza sull’individuo, sulla visione del mondo e sui comportamenti. Perciò, porre l’attenzione sull’individuo implica porre l’attenzione sulla sua rete di relazioni. Tale approccio pone al centro lo studio della famiglia e le dinamiche relazionali che intercorrono tra i diversi membri della stessa.
La “famiglia” viene concepita come un sistema.
Secondo la definizione di Hall e Fagen un sistema è “un insieme di oggetti e di relazioni tra gli oggetti e tra i loro attributi” dove gli oggetti sono componenti o parti del sistema, gli attributi sono le proprietà degli oggetti e le relazioni “tengono insieme il sistema”.
La famiglia è come un sistema in continua trasformazione che segue non solo il percorso di crescita interno ad esso ma si confronta costantemente con le esigenze esterne. Essa è un “laboratorio di apprendimento” dove si intrecciano il senso di appartenenza e il senso di differenziazione, elementi fondamentali per l’esperienza dell’identità umana. La famiglia infatti si costituisce come matrice di identità. E’ il contesto per eccellenza nel quale l’individuo si sviluppa. Tutti i membri della famiglia entrano in relazione tra loro con una serie di regole dettate gerarchicamente e assimilate nel corso dello sviluppo.
Il concetto di “contesto” è una costante all’interno dell’approccio sistemico-relazionale. Esso è fondamentale per comprendere e spiegare il comportamento degli individui.
“Un fenomeno resta inspiegabile finchè il campo di osservazione non è abbastanza ampio da includere il contesto in cui il fenomeno si verifica”. (Watzlawick P., Beavin I. H., Jackson D. D. 1971)
La psicoterapia ad indirizzo sistemico-relazionale concepisce il sintomo come l’espressione di un individuo che esprime sofferenza e nello stesso tempo la sofferenza di un sistema che non riesce a trovare da solo le soluzioni per superare un momento di empasse e/o blocco dei processi di crescita mantenendo una situazione statica e che si autorinforza.
Secondo tale approccio i sintomi e il disagio del singolo individuo sono il risultato di un complesso intersecarsi tra esperienza soggettiva, qualità delle relazioni interpersonali più significative e capacità cognitive di autovalutazione della propria situazione. I sintomi di una persona acquisiscono una funzione precisa all’interno del sistema di relazioni in cui emergono.
Il sintomo è l’espressione di un disagio che investe la totalità di un sistema, come la famiglia e ne mette in evidenza la disfunzione, che si manifesta attraverso la rigidità dei modelli relazionali abituali propri di quel sistema. La presenza della famiglia nel processo terapeutico diventa una risorsa favorendo il raggiungimento del benessere individuale e dell’intero sistema.
Nell’ottica sistemico-relazionale il lavoro del terapeuta è incentrato sull’individuo, sulle sue relazioni e sulle dinamiche tra gli individui.
Il terapeuta lavora per modificare le vecchie regole comunicative disfunzionali e sostituirle con nuove regole comunicative funzionali al benessere del singolo e dell’intera famiglia o coppia.
Tale approccio è rivolto ad individui, a coppie e famiglie. Anche l’individuo è pur sempre un sistema leggibile secondo l’approccio sistemico.
Le diverse convocazioni familiari, individuali o di coppia vengono valutate volta per volta dal terapeuta secondo le necessità del percorso terapeutico.
Gli obiettivi del percorso terapeutico si definiscono durante le prime sedute e vengono condivise tra paziente e terapeuta.
Ricevo presso:
- Centro Terapie Integrate via Firenze 100, 00043 Ciampino (RM)